“Svegliati Camillo, è ora di tornare dai nostri amici reggiani!”. La voce pacata e inconfondibile di Babbo Natale richiama il suo amico nel cuore del bosco.

Dopo un lungo riposo, l’Abete Camillo era già in procinto di risvegliarsi: avvertiva nell’aria che qualcosa stava cambiando, la temperatura, quel poco di brina che lo solleticava alla mattina. E sentiva quell’emozione e un po’ di agitazione tipica dei momenti importanti…

“Lo sai dove stiamo per andare Camillo? Si torna a Reggio Emilia, nella piazza dove lo scorso anno tante famiglie e tanti bambini ti hanno tenuto compagnia nel periodo delle feste! Sei contento?”

Non è solo contento: Camillo non sta più nella corteccia! Non vede l’ora di essere di nuovo in quella bellissima piazza, che si chiama come lui, dove lo renderanno ancora più bello con tante luci e decorazioni!

Per Camillo è il momento più straordinario dell’anno!
Sulla slitta di Babbo Natale, arriva in città alla sera, e non c’è proprio nessuno in giro…come mai?

“Sai Camillo, è un anno particolare – spiega Babbo Natale – ma non preoccuparti, avrai ancora tante persone che verranno a trovarti, anzi avranno ancor più bisogno della tua presenza e della tua luce! So che darai loro un po’ di allegria e di speranza! Mi raccomando, fai il bravo, noi ci rivediamo nell’anno nuovo per tornare insieme nel bosco!”

Ora Camillo resta solo in piazza, ma non ha paura. Sa che deve essere forte, e anzi deve essere lui a dare coraggio agli altri.
Si sente quasi un supereroe! Deve rendere più bello il Natale!

Non vede l’ora di incontrare i reggiani, grandi e bambini, per usare i suoi superpoteri: allegria e speranza!